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Renata
15 mag 2023
Una recente sentenza della cassazione chiarisce alcuni aspetti del diritto all'oblio.
Che cos'è il diritto all'oblio?
In poche parole è il "diritto ad essere dimenticati" come previsto dall’art. 17 del regolamento Europeo n. 2016/679 o GDPR ed è un diritto a vedere cancellati i propri dati personali da internet quando non siano più utili o necessari per la finalità di trattamento o se sono stati pubblicati in maniera illecita.
Nello specifico potrà essere richiesta la rimozione dei propri dati personali dal web se:
a) i dati personali non sono più necessari rispetto alle finalità per le quali sono stati raccolti o altrimenti trattati;
b) l’interessato revoca il consenso su cui si basa il trattamento;
c) l’interessato si oppone al trattamento;
d) i dati personali sono stati trattati illecitamente;
e) i dati personali devono essere cancellati per adempiere un obbligo legale previsto dal diritto dell’Unione o dello Stato membro cui è soggetto il titolare del trattamento;
f) i dati personali sono stati raccolti relativamente all’offerta di servizi della società dell’informazione;
Non sarà invece possibile applicare il diritto all'oblio se il trattamento dei dati è necessario:
a) per l’esercizio del diritto alla libertà di espressione e di informazione;
b) per l’adempimento di un obbligo legale che richieda il trattamento previsto dal diritto dell’Unione o dello Stato membro cui è soggetto il titolare del trattamento o per l’esecuzione di un compito svolto nel pubblico interesse oppure nell’esercizio di pubblici poteri di cui è investito il titolare del trattamento;
c) per motivi di interesse pubblico nel settore della sanità pubblica;
d) a fini di archiviazione nel pubblico interesse, di ricerca scientifica o storica o a fini statistici;
e) per l’accertamento, l’esercizio o la difesa di un diritto in sede giudiziaria.
Nella pratica si può applicare il diritto all'oblio ogniqualvolta viene pubblicato il tuo nome e cognome o i tuoi dati "sensibili"quando tu non ne hai autorizzato la pubblicazione oppure non sono più utili al fine del cosidetto "interesse di cronaca".
Se esistono sul web quindi degli articoli di giornale, foto o video che ti riguardano magari particolarmente datati o obsoleti puoi ottenerne la rimozione e la testata giornalistica, il motore di ricerca (es. Google) o chiunque abbia pubblicato il contenuto senza il tuo consenso deve provvedere ad eliminare i tuoi dati.
Ma veniamo al recente aggiornamento, infatti, con la sentenza n. 6806/2023 la Corte di Cassazione chiarisce che “il gestore di un sito web non è tenuto a provvedere, a seconda dei casi, alla cancellazione, alla deindicizzazione o all’aggiornamento di un articolo di stampa, a suo tempo legittimamente pubblicato, anche se relativo a fatti risalenti nel tempo, se non c’è un’esplicita richiesta."
Solo su domanda dell’interessato quindi c'è l’obbligo di provvedere «senza ulteriore indugio».
Questo non cambierà quasi niente in maniera pratica e si renderà ancora più importante la richiesta attiva da parte del titolare dei dati nei confronti di chi li ha pubblicati in maniera illecita.
Se vuoi quindi rimuovere un contenuto rivolgiti a noi che siamo professionisti in questo campo e sappiamo come ottenere nella maniera più veloce ed efficare la rimozione/de-indicizzazione di un contenuto.
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